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200 MIGLIA

  • Immagine del redattore: salvento
    salvento
  • 15 mag 2011
  • Tempo di lettura: 2 min

Passati i campionati primaverili 'Primavela' a Caorle, che si sono rilevati indubbiamente interessanti e pieni di spunti utili per la crescita della conoscenza delle regole di base dell'andare a vela, ma applicato al mondo delle regate e quindi esasperato nelle sue espressioni sia in termini di velocità che di precisione nella esecuzione di ogni attività e azione, dal mondo delle regate brevi a bastone siamo passati alle regate di altura con una manifestazione di grande interesse: la Lombardini Cup - La Duecento miglia 2011 (http://www.lacinquecento.com/)

La regata di altura 'Duecento miglia' e' nata nel 1994 sulle orme della più antica ‘500 miglia’ e ogni anno richiama la partecipazione di molte barche e molti equipaggi. Si svolge sul percorso: Caorle - diga foranea di Grado - Isola di Sansego (Croazia) e ritorno a Caorle ed e' divisa in due raggruppamenti: la Duecento per due, riservata a barche di ogni tipo ma con equipaggio formato da solo due persone e la Duecento in equipaggio riservata invece ad equipaggi più numerosi.

Quest'anno la partecipazione contava più di sessanta barche. La partenza avviene alle 11 del mattino di venerdì e si gareggia per tutto il venerdì, la notte, tutto sabato e quello che serve della domenica. Limite finale domenica sera ore 20:30.

La regata che si e svolta quest’anno a partire da Venerdì 13 Maggio ha avuto la fortuna di avere un vento quasi sempre presente e significativo e quindi si e' svolta in termini veloci e la stragrande maggioranza delle barche e' arrivata nella notte tra il sabato e la domenica.

Cosa c'è di tanto interessante in una regata d'altura? Sicuramente il fascino della navigazione in tutte le condizioni di vento e mare, la necessità di valutare ogni scelta tattica in ogni singolo momento come fondamentale in quanto la strategia di gara diventa indispensabile per fare bene (e le scelte corrette spesso sembrano essere solo quelle degli altri......), la bellezza della navigata notturna, magari al chiaro di luna come quest‘anno, l'intrecciarsi con le altre barche valutandone le traiettorie, le velocità e le loro capacita di prendere meglio il vento etc.

Tutto questo condito sempre dalla sfida con se stessi per fare bene ogni cosa in modo da non creare problemi al resto dell'equipaggio, mantenendo l'armonia necessaria per sfruttare le caratteristiche migliori della barca nelle diverse andature al vento.

Esperienza sicuramente significativa che spero possa avermi dato un pizzico di conoscenza in più per affrontare meglio quanto il mare e il mondo della vela ti propone ogni volta che navighi in regata o in crociera.

Buon vento a tutti.


 
 
 

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