ILE DE PORQUEROLLES
- salvento
- 6 mag 2012
- Tempo di lettura: 3 min

Ci avviciniamo velocemente al prossimo evento programmato per la fine del mese di maggio e all’inizio di Giugno: la nostro consueta veleggiata tardo-primaverile. Quest’anno cambiamo mare e ambiente e ci trasferiamo in Francia nell’arcipelago delle Isole d’Oro al largo di Hyères.
Dato che non tutti conoscono quei posti, prima di raggiungerli senza alcuna consapevolezza di cosa ci aspetta, ho pensato di farne una breve descrizione raggruppando informazioni di base, impressioni di viaggiatori, dati tecnici per gli ormeggi e quant’altro necessario ad una breve carrellata informativa di base.
Il gruppo di isole che formano l’arcipelago di Hyères si trovano sulla costa francese nella Bassa Provenza all’altezza di Tolone, poco prima del golfo di Marsiglia.
Le isole si sono formate staccandosi dal massiccio francese Des Maures per l’innalzamento del livello marino dopo le ultime glaciazioni e comprendono l’Isola di Port Cros (Parco Marino), l’isola di Levante (protetta, con lunga costa rocciosa sormontata da vegetazione lussureggiante e aperta alla pratica del naturismo), l’isola di Porquerolles (la più famosa e turistica) e altre piccole e minori.
L'arcipelago assunse durante il Medioevo il nome di "Isole d'Hyères" (la prima mappa con tale appellativo è del 1500, grazie allo sviluppo di questo villaggio come centro organizzativo dell'omonima baia (la rada di Hyères), porto naturale adibito all'accoglienza di intere flotte: francesi, saraceni, genovesi e flotte imperiali hanno infatti per lungo tempo sfruttato in tal senso queste acque calme, riparate dal maestrale, al contrario dell'opposta rada di Giens. Anche l'appellativo di "Isole d'Oro" ha diversi perché. Potrebbe essere la contrazione sia di "isole d'oriente" che di "isole Aœarum", cioè "di Hyères". O più semplicemente "oro" indicherebbe "grande prosperità", in ragione dello sviluppo felice dei monasteri e della loro industria, soprattutto all'isola di Levante.
Il parco marino di Port-Cros creato il 14 dicembre 1963

è il secondo più vecchio parco nazionale francese e, attualmente, il più importante operatore nella salvaguardia del patrimonio naturale e culturale dell'arcipelago di Hyères.
Sulle coste dell’Isola di Port Cros si può ormeggiare presso l'omonimo porticciolo facendo però attenzione ai bassi fondali, segnalati con un canale di accesso, oppure ancorare nella baia di Port Man, molto suggestiva e ricoperta di boschi. E' un ottimo ancoraggio anche per la notte, bisogna però fare attenzione perché è completamente aperta a nord-est e con forte mistral entra una decisa risacca.
Invece sull’Isola di Levante
è vietato l'ormeggio a eccezione della parte occidentale dell'isola ed esiste il divieto di navigazione nella zona militare lungo tutta la costa delimitata dalla linea rossa rappresentata nella cartina accanto, ma presenta un paradiso nelle parti percorribili a piedi e sulle magnifiche spiagge di tipo caraibico con limpidezza nel mare cristallino e turchese che la circondano. Nel 1931 Gaston e André Durville, entrambi medici, fondarono sull'Île du Levant Heliopolis, il primo villaggio in Europa dedicato alla pratica del naturismo. Il villaggio è stato costruito sui lati della collina, che sulla cima, è dominata dalla fortificazione di Fort Napoleon. Il Bain de Diane e la Plage des Grottes, una scogliera e la spiaggia dell'isola, sono riservate ai naturisti e in tali luoghi vige la nudità obbligatoria.
L’isola di Porquerolles,
che è anche la più grande dell’arcipelago presenta invece molte baie adatte all’ormeggio e attrezzate con gavitelli e boe, come quella di Langoustier, ottimo ormeggio diurno, quella d'Alicastre, della Plage d'Argent e della Place de La Courtade. con bellissime spiagge e acque incontaminate. Nell’isola esiste anche una marina attrezzata con oltre 500 posti a Ports de Porquerolles.
Dalla forma a “Croissant” l’isola misura circa sette chilometri in lunghezza e circa tre in larghezza, le spiagge si trovano tutte sul lato nord dell’isola, dal paesaggio più dolce con spiagge di sabbia bianca e foreste di pini marittimi che arrivano sino al mare, azzurro e limpido.
Il versante meridionale invece risulta più aspro e selvaggio, con scogliere e piccole calette
raggiungibili attraverso impervi sentieri o via mare.
L’isola è senza dubbio uno dei luoghi più salvaguardati al mondo dal punto di vista ambientale, con il divieto totale di circolazione di automobili, divieto di edificare o campeggiare, divieto di pescare e persino divieto di fumare all’aperto per garantire di mantenere intatto un paesaggio tra i più affascinanti del Mediterraneo e di salvaguardarlo dai rischi del turismo e degli incendi.
Dopo tutte queste informazioni e giunti a questo punto non ci resta che aspettare i pochi giorni che ci separano dall’agognato giorno della partenza fissato per il 30 maggio prossimo, contando le ore che ci separano dall’arrivo in questo paradiso.
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