



DIVERSE TIPOLOGIE DI VELE PER MODERNE BARCHE A VELA
VELE PRINCIPALI
La vela è una superficie di tela o di sottile ma robusto materiale sintetico, di forma tale che utilizzando la forza del vento genera propulsione. Il suo funzionamento si basa sull'interazione fra il vento (e la sua direzione) e uno o più elementi fissi o mobili presenti sul mezzo di trasporto che fa uso di tale sistema di propulsione.Il principio di funzionamento è identico a quello di un'ala orientata verticalmente, che genera portanza tramite le forze aerodinamiche indotte dal vento che agiscono su di essa. La forza esercitata dal vento è detta spinta velica ed è sempre ortogonale al profilo della vela, quale che sia il suo angolo di incidenza con il vento. Ciò è dovuto ad un fenomeno fluidodinamico noto come principio di Bernoulli, e la spinta velica è la risultante della differenza di pressione del vento sul lato sopravento e sottovento della vela. Alla vela è conferita una forma concava, tale che sia minimo l'angolo iniziale di incidenza della vela col vento.La forza di spinta velica può decomporsi in due forze in due diverse direzioni: una in direzione del moto della barca e una ortogonale a tale moto. La prima componente è detta forza propulsiva e rappresenta la forza utile che spinge avanti l'imbarcazione. La seconda, detta forza di scarroccio, provoca lo spostamento laterale (lo scarroccio, appunto) dell'imbarcazione e lo sbandamento dello scafo.La forma della vela influenza la spinta; variazione nella forma della vela possono essere ottenute agendo sulle manovre di un'imbarcazione e vengono indicate con gli aggettivi magro e grasso, indicando nell'ordine una vela con minore o maggiore portanza.
Le principali tipologie di vela sono distinte in :
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Vele di prua come i fiocchi e i genoa, che vengono issati a prua sul bompresso, sugli stragli e sulle draglie di prua.
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Vela principale la randa armata sull'albero principale, di forma triangolare e sostenuta ad esso mediante inferitura o canestrelli inferiti nell'apposita canaletta dell'albero. La base della randa è mantenuta tesa dal boma.
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Vele di prua per andature portanti: di tipo simmetrico come lo Spinnaker e ti tipo asimettrico come il Gennaker
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Altre vele speciali per condizioni estreme come la Tormentina o per venti leggerissimi come il Code0
Alle diverse velocità che presenta il vento, le vele vanno utilizzate con materiali adeguati a resistere alle sollecitazioni sempre più forti all’aumentare della velocità. Pertanto i diversi set di vele, anche con lo stesso taglio ma con diverse resistenze del materiale utilizzato, sono caratterizzati dall’utilizzo ad esempio tra 0 e 10 nodi da 10 a 20 nodi, oltre i venti nodi etc.
FIOCCHI
Il Fiocco è una vela triangolare issata tra l'albero più a prua di un'imbarcazione e l'estremità della prua o del bompresso che viene inferita su uno strallo. L'angolo di scotta viene regolato tramite una cima, detta scotta del fiocco. Nell'armo a sloop il fiocco consente di mantenere il controllo della prua dell'imbarcazione e contribuisce significativamente nella capacità dell'imbarcazione di bordeggiare (di risalire il vento).La dimensione del fiocco è tale per cui alla massima estensione il punto di scotta non supera mai il punto di attacco dell’albero.



FIOCCO TIPO CROSSCUT
Il Cut Cross è il tradizionale taglio a ferzi orizzontali che permette di allineare i fili della trama lungo la direzione dei carichi.
E' il taglio ideale per la randa e per i fiocchi ad alto allungamento (alti e stretti) fino ad una certa dimensione.
FIOCCO TIPO TRIRADIALE
Con il taglio triradiale i fili del tessuto si allineano perfettamente lungo le linee di forza; i carichi infatti si dipartono dai tre angoli della vela: penna, bugna e mura. Questo taglio però richiede l’utilizzo di un tessuto che abbia la sua massima tenuta nel senso dell’ordito; per esempio Kevlar, Mylar o poliestere laminato,
FIOCCO TIPO COMPOSITO
I tessuti compositi tipo “sandwich” sono fatti di fibre unidirezionali di materiali sintetici come il Dracon, il Pentex, lo Spectra o il Carbonio disposte lungo le diverse linee di forza e intersecate da fibre trasversali e diagonali racchiuse in due strati di Mylar o prodotto similare.
GENOA
Il Genoa come Il Fiocco è una vela triangolare issata tra l'albero più a prua di un'imbarcazione e l'estremità della prua o del bompresso che viene inferita su uno strallo. La differenza sta nell’aumento della superficie velica e nella dimensione longitudinale della vela che consente nella massima estensione al punto di scotta di superare il punto di attacco dell’albero e quindi alla vela di prua di sovrapporsi alla randa. In relazione a tale superamento il Genoa può prendere diversi nomi come : Genoa 1 di lunghezza pari a circa il 110% della distanza prua-albero, Genoa 2 con il 135% e Genoa 3 con il 150%.



GENOA TIPO CROSSCUT
GENOA TIPO TRIRADIALE
GENOA TIPO COMPOSITO
RANDA
La Randa è una vela triangolare a poppa dell'albero, con angolo di penna fissato alla parte superiore dell'albero; la sua caduta prodiera che scende lungo l'albero e normalmente inferita ad esso per la sua intera lunghezza; il suo angolo di mura fissato alla base dell'albero; il piede regolato dal boma; il suo angolo di scotta fissato all'estremità del boma e controllato dalla scotta della vela.



RANDA TIPO COMPOSITO
RANDA TIPO TRIRADIALE
RANDA TIPO CROSSCUT
VELE PORTANTI
Lo Spinnaker o Spi è una vela solitamente molto colorata, che viene issata quando l’andatura della barca è "portante", quindi quando il vento colpisce la barca al giardinetto o di poppa e cioè nelle andature di lasco e poppa. La particolarità di questa vela è di essere "simmetrica" caratteristica che le consente di far poggiare molto la barca su cui è utilizzata; Lo Spinnaker di norma è costruito con materiale molto leggero e la sua superficie velica è molto grande rispetto a randa e fiocco. Quando viene issato deve essere mantenuto fuori dalla prua della barca con un "braccio" supplementare: il tangone.
Lo spinnaker ha la forma di un triangolo isoscele con delle spalle alla sommità, con una grande "pancia" al centro, i suoi vertici sono chiamati: penna (quella che va verso la testa dell'albero a mezzo della drizza) e bugne (quelle che vanno attaccate a scotta e braccio). Per issare lo spinnaker si usa la drizza, mentre per regolarlo si usano due cime. La cima che va dalla barca al tangone è chiamata braccio, mentre la cima che va dalla barca all'altro vertice è chiamata scotta; per barche da regata viene utilizzato anche uno "a doppia scotta" che prevede un braccio ed una scotta attaccati su ciascuna bugna.
Il Gennaker (termine creato dalla fusione di Genoa e Spinnaker) è una tipologia di vela studiata per essere utilizzata nelle andature portanti,dal traverso al gran lasco. È molto simile allo Spinnaker ma ha la particolarità di avere una superficie asimmetrica e più piccola e di non usare il tangone in quanto viene fissato (in gergo murato) a un bompresso situato a prua.
La sua forma gli permette di fungere da ponte fra le prestazioni del Genoa e quelle dello Spinnaker. Infatti il genoa fornisce la massima spinta portante quando il vento apparente è compreso fra i 35 e 60 gradi; lo spinnaker invece raggiunge la massima spinta con vento apparente compreso fra 100 e 140 gradi. Per la sua geometria è meno portato a collassare su sé stesso ed è molto più semplice da utilizzare rispetto allo Spi, poiché non richiede il tangone, ed essendo murato a prua è più stabile. Nel contempo con andature portanti e vento leggero dà risultati migliori del genoa.



GENNAKER TRIRADIALE
GENNAKER AVVOLGIBILE
SPINNAKER TRIRADIALE