



PICCOLO DIZIONARIO DEI PIU' USATI TERMINI MARINARESCHI O DELLA MARINERIA
Minuscolo ma pratico vademecum che può servire ai marinai semplici o scelti, ma anche ai capitani e agli ammiragli per parlare la stessa lingua e intendersi al volo senza capire “pan per focaccia” e crearsi problemi nei momenti di grande tensione agonistica o nei momenti di difficoltà tecnica
LETTERA V
VANG
Caricabasso del boma
VAREA
Sistema a paranco, a molla o idraulico (questi ultimi detti vang rigidi) per cazzare il boma verso il basso, ovvero impedirgli di alzarsi, specie quando la scotta è molto lasca come nelle andature portanti.
Anche estremità delle attrezzature orizzontali come bomi, pennoni, ecc...
VELA
Una superficie di tela o di materiale sintetico, con una forma adatta alla propulsione, utilizzata per la spinta di una imbarcazione.
VELOCITA' LIMITE
La massima che uno scafo non planante può raggiungere in base alle sue caratteristiche di dimensioni e forme.
VENTO
Il vento è l'esito di moti convettivi (verticali) ed advettivi (orizzontali) di masse d'aria in atmosfera. Esso è un fenomeno naturale che consiste nel movimento ordinato, quasi orizzontale, di masse d'aria da zone ad alta pressione (anticicloniche) a zone di bassa pressione (cicloniche).
In presenza di due punti con differente pressione atmosferica si origina una forza detta forza del gradiente di pressione o forza di gradiente che agisce premendo sulla massa d'aria per tentare di ristabilire l'equilibrio. Il flusso d'aria non corre in maniera diretta da un punto all'altro, cioè con stessa direzione della forza di gradiente, ma subisce una deviazione dovuta alla forza di Coriolis che tende a spostarlo verso destra nell'emisfero settentrionale e verso sinistra nell'emisfero meridionale.
A causa di questo effetto il vento soffia parallelamente alle isobare. In questo caso si parla di vento geostrofico.
Tuttavia alle basse quote (meno di 600 m) è necessario tenere anche conto dell'azione dell'attrito con la superficie terrestre, che è in grado di modificare la direzione del vento di circa 10° sul mare e 15-30° sulla terra rispetto a quella del vento geostrofico, rendendo il percorso dall'alta pressione alla bassa pressione più diretto.
La velocità del vento, o meglio la sua intensità, dipende dal gradiente barico, cioè dalla distanza delle isobare, e si misura con uno strumento chiamato anemometro e può essere espressa in: m/s, km/h o nodi.
L'intensità del vento aumenta in media con la quota per via delle diminuzionI dell'attrito con la superficie terrestre e la mancanza di ostacoli fisici quali vegetazione, edifici, rilievi e montagne.
VENTO APPARENTE
Il vento apparente o vento di velocità è quel particolare vento percepito da un osservatore in movimento; in condizioni di aria ferma, esso possiede intensità proporzionale e direzione opposte a quella del movimento. In presenza di vento reale, il vento apparente è la somma vettoriale del vento prodotto dall'avanzamento e del vento reale.
Nella navigazione a vela il vento apparente ha grande importanza perché è in relazione all'intensità e direzione di questo che vengono regolate le vele per seguire una rotta prescelta.
Poiché il vento apparente è quello che effettivamente agisce sull'imbarcazione, la sua velocità può essere misurata con l'anemometro di bordo. La strumentazione moderna consente anche di calcolare la velocità del vento reale quando sono conosciute la velocità della barca e del vento apparente.
VENTO REALE
Il vento considerato con la velocità e direzione con cui investe un oggetto fermo.
VENTURI
Giovan Battista Venturi, fisico (1746-1822), scoprì che il restringimento della sezione di un tubo in cui stia scorrendo un fluido provoca un aumento della velocità di scorrimento e una diminuzione di pressione esercitata dal fluido sulle pareti.
L'effetto Venturi viene sfruttato nella vela creando una fessura tra randa e genoa, con aumento della velocità di scorrimento dell'aria e quindi di trazione della randa nella sua zona di sottovento.
VERRICELLO
Particolare tipo di argano per moltiplicare la forza che può essere esercitata sulle scotte e sulle drizze, permettendone così una maggiore tesatura; è essenzialmente formato da una campana fatta ruotare (sempre in senso orario) mediante una manovella; viene spesso usato il termine inglese winch, detto anche self-tailing se sulla parte superiore la campana è fornita di un sistema per catturare e strozzare automaticamente la scotta durante il riavvolgimento; i verricelli sono chiamati coffee grinder quando vengono azionati da appositi sistemi a corpo separato per le loro grandi dimensioni.
VIRARE
Significa cambiare le "mure" facendo passare la prua per la direzione del vento. Cambiare le mure facendo passare la poppa per la direzione del vento vuol dire abbattere.
VHF
Sigla che indica genericamente la frequenza radio compresa tra 30 e 300 megahertz (Very High Frequency: altissima frequenza); è divenuto sinonimo di radio per imbarcazioni in quanto è questa la gamma di frequenze utilizzata internazionalmente nella nautica.