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PICCOLO DIZIONARIO DEI PIU' USATI TERMINI MARINARESCHI O DELLA MARINERIA 

Minuscolo ma pratico vademecum che può servire ai marinai semplici o scelti, ma anche ai capitani e agli ammiragli per parlare la stessa lingua e intendersi al volo senza capire “pan per focaccia” e crearsi problemi nei momenti di grande tensione agonistica o nei momenti di difficoltà tecnica

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LETTERA A

ABBATTERE

In marina, con riferimento soprattutto a imbarcazioni a vela, che nell'atto di salpare si trovano con la prua al vento, far ruotare la nave intorno al proprio asse verticale, da un lato all'altro, al fine di poter ricevere il vento nella direzione prestabilita.

Con uso assoluto, sempre riferito a imbarcazioni a vela, lo stesso che 'virare in poppa' facendo così passare il vento dietro la poppa da una mura all'altra mura.

ABBORDARE

1) Prendere terra, approdare.

2) Affiancarsi di due imbarcazioni fino a toccarsi.

Avvicinare, accostare, assalire, arrembare, urtare, investire bordo contro bordo. Di punta, per fianco. Nella collisione l'urto è fortuito; nell'investimento o cozzo può essere volontario; nell' arrembaggio è dovuto ad assalto guerresco.

ABBRIVIO

Velocità che prende una imbarcazione dovuta alla sua propulsione o ad altri fattori esterni, quali il vento o la corrente.

L' abbrivio 'residuo' è la velocità che rimane dopo la cessazione della propulsione.

ACCOLLO (A COLLO)

Si dice di una vela che con la bugna di scotta al vento viene spinta verso l’albero.

Una vela prende a collo per un improvviso cambio di vento. Si fanno prendere a collo le vele per rallentare l’andatura o per arrestare la barca o in caso di poco vento per aiutare la virata in bolina forzando la rotazione della barca.

ACCOSTARE

1) dirigere la prua a dritta o a sinistra per far assumere alla barca la rotta desiderata (es.: Accostare di 10 gradi a sinistra)

2) virare di bordo in prora

3) avvicinarsi ad un'altra imbarcazione o a una banchina.

ACQUARTIERARE

Dare una forte inclinazione alle manovre dormienti, l’apertura delle quali viene detta, appunto, quartiere.

In riferimento agli alberi significa dare a essi una forte inclinazione nel piano longitudinale della nave.

ADDUGLIARE

Raccogliere un cavo su se stesso in modo da formare una matassa a spirale, avvolgendolo su ste stesso con giri chiamati 'duglie'.

La manovra va effettuata sempre seguendo il verso di torsione del cavo, generalmente in senso orario.

ALLASCARE

Ormai soltanto 'lascare'.

Si dice soprattutto nel senso di filare la scotta poco a poco, in modo che la vela tenda a fileggiare o porti meglio, a seconda dell’assetto precedente.

Allascare la vela significa diminuire l'angolo d'incidenza, diminuendo la tensione sulla mano della vela.

Il termine deriva dal latino laxus, 'largo', 'allentato'.

ALLINEAMENTO

Linea congiungente due punti fissi, in mare o sulla costa, normalmente utilizzati per dare alle imbarcazioni percorsi sicuri nell'atterraggio o per evitare pericoli.

Ad esempio per entrare in un ancoraggio o in un canale ci si deve porre su un allineamento, cioè vedere sempre 'allineati' i due punti che formano l'allineamento che si sta seguendo.

ALTEZZA D'ONDA

Distanza tra la cresta dell'onda e il cavo che la segue o la precede, presa perpendicolarmente alla linea dell'orizzonte.

ALTOCUMULI

L' altocumulo è una nube media che si presenta sotto forma di fiocchi globulari compatti che si estendono su vaste estensioni planari situate ad una altitudine che può variare tra i 3000 ed i 6000 metri.

L'ampiezza di questo fenomeno nuvoloso può estendersi a tutto il cielo visibile oppure a grandi settori di questo, ben delineate e marcate rispetto ad un cielo sereno- In altri casi gli altocumuli si alternano ad altostrati, oppure a fenomeni nuvolosi di altitudine più elevata, quali cirrostrati o veli.

Frequentemente l'altocumulo si presenta come una serie parallela di cilindri compatti, oppure di strisce di fiocchi allineati in ranghi di conformazione ondosa.

Lo spessore dello strato nuvoloso è molto ridotto e regolare. Gli elementi individuali (fiocchi) che compongono gli altocumuli sono più grandi e scuri di quelli dei cirrocumuli, al contrario di questi ultimi, hanno in genere ombra propria, ma sono più piccoli di quelli degli stratocumuli. La colorazione e la luminosità subiscono l'effetto delle ombre portate e quindi possono variare dal bianco al grigio durante il giorno, fino ad assumere le colorazioni più spettacolari durante l'alba o il tramonto, quando sono illuminate da sotto dalla luce radente del sole.

L'altocumulo è composto da piccole gocce d'acqua o da cristalli di ghiaccio, formati da un'ascensione di una consistente massa calda e umida, il cui vapore si condensa in un'atmosfera instabile, a circa -25 gradi. La presenza di altocumuli può indicare l'approssimarsi di un fronte e di un cambiamento del tempo, anticipando l'arrivo di temporali.

Gli altocumuli possono provocare delle concrezioni di ghiaccio sulle superfici degli aeroplani. Un tipo particolare di altocumulo è l'altocumulo lenticolare, caratteristica di fenomeni di onda. I cristalli di ghiaccio al suo interno si formano e si disfano continuamente perché sono generati dal raffreddamento adiabatico dell'aria che sale verso la cresta dell'onda, e spariscono alla successiva discesa.

Queste nubi hanno forma a lente e un profilo simile a quello di un'ala.

ALTOSTRATI

L'altostrato è una nube media (3-4000 m d'altezza), di colore bianco opaco o traslucido, talvolta tendente all'azzurrognolo. Queste nubi possono essere anche molto spesse, arrivando ad uno sviluppo verticale di 5000 m. Essa si forma quando una massa di aria calda ai livelli medi dell'atmosfera si scontra con una massa di aria fredda, molto spesso è un precursore di un fronte caldo in avvicinamento, ed indica che la parte centrale della perturbazione è molto vicina.

L'altostrato tende a coprire uniformemente la volta celeste (6-8/8) e può dare origine a pioviggine, o anche trasformarsi in nembostrato e dare origine a pioggia o a neve se le condizioni lo permettono.

Occasionalmente l'altostrato è messaggero di temporali in avvicinamento.

AMANTIGLIO

L'amantiglio , nelle imbarcazioni a vela, è una manovra corrente fissata tra la testa d'albero e l'estremità del boma e serve, quando la randa è ammainata, per sostenerne il peso mantenendo il boma stesso in posizione orizzontale.

Quando invece la randa è issata, questo cavo viene allentato; anziché all'estremità del boma, può essere fissato all'estremità del tangone per manovrare il gennaker o lo spinnaker.

AMMAINARE

Far scendere qualsiasi oggetto, filando una manovra da riva al ponte ( vele, aste, bandiere, ecc.)

AMMIRAGLIATO

Classico tipo di ancora dall'ottima tenuta su qualsiasi fondale, anche se pesante e difficile da maneggiare; sulle imbarcazioni da diporto è utilizzato unicamente il modello a ceppo sfilabile.

ANCORA GALLEGGIANTE

Oggetto semi galleggiante con la funzione di frenare fortemente lo scarroccio dello yacht; normalmente è costituita da un cono di materiale tessile la cui bocca è mantenuta sempre aperta da una armatura rigida, così da funzionare come un piccolo 'paracadute'.

La parte terminale posteriore è provvista di una apertura di diametro inferiore alla bocca per favorire il deflusso non vorticoso dell'acqua.

ANEMOMETRO

L’anemometro è uno strumento che serve per misurare la velocità del vento. Fu inventato nel 1450 da Leon Battista Alberti e poi rivisto da Leonardo da Vinci. Lo strumento era munito di una tavoletta mobile la cui inclinazione dava una misura della forza del vento. Gli anemometri dotati di palette o di eliche mobili derivano probabilmente dai mulini a vento.

La rilevazione del vento viene fatta misurando la velocità in m/sec oppure in Km/h, e la direzione in gradi °N.

ANTIVEGETATIVA

Pittura sottomarina ideata per impedire l'attacco e le incrostazioni di alghe o particolari tipi di fauna marina (tipici i denti di cane o i corallini).

ARARE

Termine che indica il muoversi dell'ancora quando è sottoposta a trazione, ovvero quando non ha fatto presa sul fondo.

Succede per l'azione di un forte vento o della corrente o per l'eccessiva brevità del 'calumo' (lunghezza della cima o della catena dell'ancora filata fuori bordo).

ARMO

Tipo di alberatura e di vele delle quali è dotata una nave.

In riferimento ad una piccola imbarcazione ne indica l'equipaggio (armo di lancia) e talvolta anche il capo di questo, ovvero il timoniere.

ASSETTO

Posizione corretta dello scafo rispetto alla superficie del mare.

La distribuzione dei pesi a bordo e le forze che agiscono sullo scafo o sulla velatura, possono produrre un effetto sullo stato dell'imbarcazione in acqua.

Si dice che l'imbarcazione può essere sbandata, appruata o appoppata in relazione al suo assetto longitudinale e trasversale.

ATTERRAGGIO

Insieme delle operazioni che una imbarcazione compie per raggiungere un punto a terra (ancoraggio, porto): riconoscere il punto, dirigere verso di esso, mantenere controllata la propria posizione, etc

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